E’ una lotta disperata quella per tutelare la pulizia delle acque marine.
Una lotta disperata se si arriva a vietare la circolazione degli autospurgo nelle ore notturne partendo da presupposto che di notte ognuno può fare ciò che vuole.
Per esempio avvicinarsi alla spiaggia e scaricare a fogna direttamente nelle acque marine.
O peggio ancora avvicinarsi ad un fiume o torrente e scaricare la fogna nelle sue acque.
Un comportamento che usano in tanti senza che mai nessuno, ripeti nessuno veda nulla e sporga la relativa denuncia.
Ha cominciato il Prefetto di Vibo Valentia, Guido Nicolò Longo, ha adottato un’ordinanza di divieto di circolazione dei veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri e condotte fognarie in ore serali e notturne.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito della constatazione, nell’ambito del confronto interistituzionale avviato sul tema, che una delle possibili cause del fenomeno dell’inquinamento delle acque marine - che ha dato spunto anche per iniziative di movimenti spontanei di cittadini a denuncia del medesimo - potrebbe essere rappresentata dall’illecito svuotamento degli autospurgo in campo aperto nelle ore serali e notturne.
Al fine di prevenire e contrastare tali eventualità, è stato quindi disposto il divieto di circolazione, nell’ambito della provincia di Vibo Valentia, ai veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri o condotte fognarie dalle 19.30 alle ore 6 nel periodo compreso tra il 10 maggio ed il 30 settembre 2017.
Il provvedimento è stato trasmesso, oltre che alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, alle Forze di Polizia, ai Corpi di Polizia Municipale e agli Enti proprietari delle strade perché ne venga assicurata la scrupolosa applicazione
Si potrebbe fare molto altro, ma occorrerebbe un miracolo di intelligenza!
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Il mare Tirreno deve essere pulito.
La fogna deve transitare negli appositi impianti di depurazione.
Ed allora accertamenti sui fabbricati.
In comuni interessati sono stati : San Pietro in Amantea, Lago, Falconara Albanese, Guardia Piemontese , Bonifati, Fiumefreddo Bruzio, Cleto, Amantea.
Ora spetta a tutti gli altri sulla costa tirrenica. Impossibile ed ingiustificabile, infatti, che gli accertamenti siano limitati solo a pochi comuni.
Gli accertamenti sono stati condotti, in particolare, Polizia Provinciale di Cosenza, su delega del Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano.
Sono stati compiuti più di mille sopralluoghi.
Sono state comminate più di 300 sanzioni amministrative.
La Polizia Provinciale, quando necessario, si è avvalsa delle Polizie Municipali e dei tecnici comunali.
Secondo il comunicato, i cittadini interessati ai controlli sono stati preventivamente informati di quali siano le norme vigenti in materia ambientale e quale la documentazione da produrre per dimostrare di essere in regola.
Come dire “ uomo avvisato, mezzo salvato”
In realtà stiamo parlando di fabbricati lontano dai centri abitati e dove non esiste la rete fognaria. Fabbricati costruiti tantissimi anni fa e che utilizzavano ed utilizzano pozzi neri che oggi sono in contrasto con la normativa
Come dire “ ncapu corna, mazze”.
Parliamo non di ville ma di fabbricati rurali.
Parliamo non di scelte dei proprietari ma di costrizioni.
Smaltire la fogna nel rispetto delle attuali normative significa spendere somme impossibili.
Ma come si dice “Dura lex, sed lex”
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